CONTENUTI Progettare in "ottica" standard Inserire un blocco standard in un software plc Modifiche, revisioni e versioni in blocchi standard
APPENDICI Come riempire le variabili non utilizzate nelle interfacce di blocco
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COME RIEMPIRE VARIABILI NON UTILIZZATE NELLE CHIAMATE DEI BLOCCHI Con l'andare del tempo, si creano cospicue raccolte di funzioni o blocchi funzionali.E' molto probabile, inoltre, che i blocchi contenuti nelle librerie stesse contengono funzioni (e quindi variabili di I/O) che non occorrono nel software che si sta scrivendo. Senza modificare un blocco esistente, né tantomeno crearne uno nuovo, è possibile adattare il blocco alle esigenze attuali, rendendo nulle le variabili superflue.
VARIABILI D'INGRESSO Sono le più facili da mascherare, in quanto e' sufficiente assegnargli valori e stati logici. Possono essere casuali, se il risultato non influisce sull'elaborazione della parte di blocco utilizzata; viceversa, bisognerà fare molta attenzione al dato in ingresso. E' consigliato, in ogni caso, assegnare delle costanti e non variabili. Se un ingresso di blocco chiede una variabile BOOL sarà possibile mascherarla con un TRUE o 1 (se si desidera che sia ad uno) oppure FALSE o 0 (se si desidera che sia a zero). Se la richiesta è un INT (intero) lo si potrà simulare con un numero fra -28768 e + 28767. Se la richiesta è un REAL (numero reale IEEE) lo si potrà simulare con un numero compreso fra -3.402823e+38 e +3.402823e+38. Se la richiesta è una WORD o DWORD lo si potrà simulare con un valore W#16(hex) oppure DW#16(hex). Ci sono molti tipi di variabili d'ingresso BYTE, CHAR, DATE, DATE_AND_TIME, DINT, S5TIME, STRING, STRUCT, TIME, TIME_OF_DAY, UDT. Considerando la natura del testo, si sono presi in considerazione solo alcuni esempi, fra i più semplici (e anche più utilizzati). Per avere maggiori chiarimenti, l'help in linea di STEP7 fornisce le informazioni relative ad ogni tipo di variabile citata.
VARIABILI D'USCITA Le variabili d'uscita non utilizzate non possono essere lasciate flottanti, ma devono necessariamente puntare a un elemento. Di metodi ce ne sono molti, uno fattibile è riservare un'area di 32 bit, nella memoria M (quindi una Double Word) per questo scopo, essendo quasi tutti i dati (almeno quelli di uso più comune) contenibili in una variabile a 32 bit. Quest'area fungerà da "cestino dei rifiuti" ossia tutto ciò che non serve lo si manderà in quell'area. Alcuni esempi possono illuminare la spiegazione:
[INT] > MW0 [DINT] > MD0 [BOOL] > M0.0 [WORD] > MW0 [DWORD] > MD0 [REAL] > MD0 [S5TIME]> MW0 [BYTE] > MB0
Gli esempi qui mostrati, sono solo alcune fra le molteplici possibilità, servono solo per dare una idea dell'uso dell'area. Ovviamente altre soluzioni sono possibili (e magari, per certi casi, anche più vantaggiose) si ritiene questa soluzione pratica ed allo stesso tempo semplice da gestire.
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