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Cosa sono i blocchi standard?

Progettare in "ottica" standard

Inserire un blocco standard in un software plc

Modifiche, revisioni e versioni in blocchi standard

Esempi di blocchi standard

 

APPENDICI

Compilare Sorgenti Step7

Compilare sorgenti MicroWin

Blocchi funzionali e funzioni

Come riempire le variabili non utilizzate nelle interfacce di blocco

 

 

 

PROGETTARE IN "OTTICA" STANDARD

    In questa pagina vorrei soffermarmi su due fondamenti: il PROGETTARE e l'OTTICA STANDARD

PROGETTARE

Progettare appunto, e non "frullare istruzioni" sperando che il risultato sia quello voluto; non ci si vuole assolutamente addentrare all'interno di un concetto di progettazione simile a quella che affrontano gli informatici, si utilizzerà un metodo più "alla mano", molto più facile da comprendere e da utilizzare.

Veniamo dunque al discorso progetto: la parte più importante da fare (e metà lavoro) è quella di pensare bene le funzionalità della cosa, e soprattutto l'interfaccia giusta: non c'è nulla di più frustrante di dover modificare un'interfaccia con già del codice scritto: ecco perchè è meglio pensarci prima! Poniamo di dover fare un semplicissimo blocco per fare un flip-flop T (un flip-flop T non è altro che un semplice relè passo-passo che ad ogni pressione del tasto cambia lo stato dell'uscita: da aperto si commuta su chiuso e viceversa). Avremo bisogno sicuramente, anche senza pensare troppo, ad almeno un ingresso ed un'uscita. Rimane poi da determinare come capire se si sia premuto il pulsante; evitando per un blocco così semplice di creare un blocco funzione (FB) ci limiteremo a creare una funzione (FC) dovremo forzatamente assegnare un bit per memorizzare lo stato del pulsante durante la precedente scansione, si ritiene che un MerkerBit è più che sufficiente. Per poter assegnare in modo arbitrario lo stato di scansione del pulsante lo poniamo nelle uscite, esso avrà lo stato del pulsante nella precedente scansione del blocco. E' utile, anche senza che sia indispensabile avere un bit temporaneo che funga da "clock" per il flip-flop T. Chi ha una minima conoscenza di elettronica capirà assai bene di cosa parlo, per coloro che invece si accostano per la prima volta al mondo dei plc, arrivando dall'elettromeccanica, il clock è in qualcosa che assomiglia molto al pulsante con un condensatore in serie: sembra una cosa assai strana, però realizza bene che dopo il condensatore ci sarà un impulso solo dopo una pressione del pulsante, anche premendolo per molto tempo non ci saranno impulsi.

Continuando sul discorso progettazione credo che un breve schizzo ( o per quelli dotati di più memoria basterà fare mente locale) potrà essere utilissimo: giusto per non andare fuori pista, segnarsi il "percorso" dei dati da elaborare, con tutto ciò che entra in campo: altre variabili, ingressi logici.

"OTTICA STANDARD"

 Per "ottica standard" si pensa a un'abilità innata per alcuni softwaristi, e molto più difficile per altri, di creare del codice riutilizzabile: è chiaro che se si sviluppa un codice che poi avrà un impiego molto vasto si può capire che il tempo risparmiato è notevole, se invece si crea un codice che spesso dev'essere rimaneggiato per potersi adattare alla realtà del momento non ci sarà notevole guadagno di tempo, se non ci sia addirittura una perdita di tempo per interpretare un codice ed il suo significato. 

Si cercherà anche qui di portare un piccolo esempio, anche se non è così facile intuire la differenza fra un codice riutilizzabile ed uno "chiuso" ad un caso specifico.

Si ammetta di creare un blocco per gestire una partenza di motori via azionamenti o inverter, ammettiamo che in una prima commessa si presenti questa necessità: impostazione della velocità di regime tramite HMI (interfaccia uomo-macchina es. pannello operatore, pc, etc.) (per il plc sarà una Word), ingressi di marcia ed arresto da ingressi del plc. Se una volta realizzato un blocco del genere, collaudato e istallato si dovesse presentare una seconda commessa con l'aggiunta di un comando di JOG (o marcia lenta) con una seconda velocità gestita sempre da HMI bisognerebbe rimaneggiare completamente il blocco, se invece a fronte del primo progetto si fosse intuita la possibilità di un comando JOG, e magari di qualcos'altro in relazione alle esigenze possibili,  si sarebbe lasciata 'morta' la sezione JOG nella prima commessa, mentre nella seconda si sarebbe risparmiato del tempo.

Detta in questo modo sembra molto una cosa da "palla di cristallo" e forse talune volte lo è: è appunto l'abilità del softwarista che cerca di leggere a fronte di una richiesta per una commessa specifica una soluzione in grado di risolvere il maggior numero di problemi e situazioni.

 

 

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